1. | € 10,00 | EAN-13: 9788897726036 Luis García Montero Cinquantina
Edizione: | Di Felice Editore, 2012 | Collana: | I poeti di Smerilliana | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-15 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 10,00 | Descrizione | Esiste una condizione psicologica di confronto consapevole con il vuoto che assedia luomo e sottrae credibilità al suo sentire, che in poesia si esprime come tentativo di restituire alle funzioni verbali la razionalità altrimenti, nella vita, insidiata e smarrita («La solitudine si apprende e si conquista, / anche se giunge a noi / come rivelazione inaspettata / di una sera che gioca con la pioggia»). Senza, con questo, inibire alla parola le virtù liriche, evocative, fantastiche, anzi concentrandole e come allineandole alla retta obliqua che attraversa da una parte allaltra la propria personale esperienza di vita («Adesso / sento ancora il mio corpo pieno di banderuole / e lo vedo disteso / sopra generazioni di finestre antiche / mentre la notte avanza solitaria e perfetta»). È il caso appunto di Luis García Montero. Ma, rispetto al procedimento più visionario che caratterizza altre sue prove, qui lautore è andato ricomponendo ancor di più la consistenza materiale delle cose e degli oggetti, delle situazioni e delle persone, proprio contro quello spettro del vuoto con cui si misura il suo bilancio dei cinquantanni («Le parole, come un tramonto / che si confonde con la notte, / sono sabbia che cade davanti al vuoto») e attraverso il progressivo uso oggettivante e oggettivato dei quadri che compongono la Cinquantina («le 50 poesie che mi lasciano più tranquillo», per sua dichiarazione).
Muovendo da una profonda esigenza interiore di verificare con se stesso e di comunicare agli altri la propria visione del mondo e della vita, García Montero costruisce i suoi rigorosi quadri, mirando a isolare i tagli, le fessure, gli scollamenti, in cui si esprime e si dichiara il disagio personale del non-riconoscimento, del vuoto. Ma tale disagio, sia pure dentro i dubbi ed il malessere dellesistente (ex-sistere è, appunto, balzare fuori di sé), diviene condizione da cui prendere le distanze, insieme accettandone la contraddizione («Un realista che vive il mondo dei sogni, / un sognatore che vuole vivere la realtà»). E la liberazione, rituale e salvifica, compone la mappa appunto dei quadri del proprio percorso poetico, la serie di contrassegni che guidano la marcia verso la riappropriazione nel concreto e nel dettaglio dellesistenza in tutti i suoi aspetti e in particolare sul fronte dellamore, in una situazione che prevede addirittura lidentificazione della poesia stessa con la donna amata («La poesia sei tu, / un taglio netto, / una riga sullacqua / se lacqua è la ragione dellesistere , / la donna che si lascia sedurre / per tagliare la testa a un re» e, del resto, «Ci sono anche momenti in cui lasciamo / le parole damore e i silenzi / per parlar di poesia»). | Aggiungi al Carrello |
|